Giovedì 11 Dicembre 2014 si è svolto l’incontro del gruppo piemontese della Fondazione, coordinato dal referente locale Maurizio Magliola con il supporto locale di Andrea Angeli; all’incontro oltre all’Assistente Ecclesiastico centrale Don Gianni Fusco e al Dott. Eutimio Tiliacos erano presenti:
Maurizio Magliola
Luigi e Maria Lucrezia Dalla Croce,
Amedeo Olivieri,
Monica Marino,
Gianluigi Quario,
Alfonsina Vassallo,
Giorgio Ferrino,
Lorenzo e Maria Augusta Rossi di Montelera ,
Paolo Fabris,
Andrea Angeli
oltre agli invitati (sollecitati alla partecipazione dal gruppo piemontese):
Gianni Chiri,
Nedy Vestidello,
Fabrizio Varoni e suo figlio Ettore
La riunione è stata preceduta dalla Santa Messa celebrata da Don Gianni Fusco assistito da altri due sacerdoti ed ha avuto luogo nella stupenda cornice del Santuario della Consolata. Assente a causa di altri impegni sopraggiunti nel frattempo l’Assistente Ecclesiastico piemontese S.E. Mons. Guido Fiandino Vescovo Ausiliare e Vicario Generale della Diocesi di Torino.
I partecipanti avevano da poco ricevuto la relazione finale del Convegno Internazionale 2014 e hanno espresso interesse a ricevere quanto prima sia la relazione della conferenza di New York e quella dei lavori di Dublino, sia il programma definitivo del Convegno 2015 che si svolgerà a Maggio in Vaticano.
Il dibattito ha preso a spunto le iniziative in corso da parte della Fondazione in Italia e all’estero sul tema della diffusione della DSC e sul ruolo che il gruppo piemontese assolve in questa direzione. Al riguardo i partecipanti hanno formulato proposte per l’ampliamento della base associativa del gruppo piemontese e per indirizzare il messaggio della DSC sempre di più verso i ceti emergenti che caratterizzano l’attuale panorama economico e sociale piemontese, perché essi facciano proprio il messaggio cristiano e siano portatori nei rispettivi luoghi di lavoro dei principi della DSC che scaturiscono dalle Encicliche Papali ed Esortazioni Apostoliche.
Un riferimento è stato fatto anche ad iniziative già avviate in Piemonte riguardanti il contesto dei rapporti con altre confessioni, che risulta particolarmente attuale e sentito nella specifica realtà di Torino città, e alle problematiche delle nuove fattispecie e modalità attuative del lavoro per l’influsso che esercitano attualmente sulla famiglia.