Montemagno Conference – Debate report

Lo scorso 2 aprile 2011  presso il Castello di Montemagno dei Conti Calvi di Bergolo, in provincia di Asti, si è tenuto un convegno su Finanza, Microcredito e Dottrina Sociale, curato e realizzato dalla sezione piemontese della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice.

Alla presenza e con gli auspici del Vescovo di Casale Monferrato S.E. Mons. Alceste Catella e dopo un saluto portato ai presenti da parte del Conte Dott. Rossi di Montelera, Past President della Fondazione, e dal Conte Arch. Calvi di Bergolo, è stata avviata  una riflessione sul fenomeno del microcredito e sui relativi, espliciti richiami fatti al riguardo dal Sommo Pontefice al paragrafo 65 della “Caritas in Veritate”.

Ha aperto e coordinato i lavori il prof. Quadrio Curzio che, introducendo il tema in discussione, ha ripercorso la storia del sistema bancario nel settore del credito cooperativo e delle banche popolari, enfatizzando il perseguimento di valori sociali riferibili a questo tipo di istituti, da sempre maggiormente attenti, rispetto alle banche “globali”, a tutti gli stakeholders direttamente e indirettamente interessati e presenti nel territorio di riferimento.

La prima relazione del prof. Ciravegna (presidente della Rete Italiana di Microfinanza) si è incentrata sull’illustrazione degli elementi costitutivi del microcredito, prendendo le mosse dalla fase genetica di questo fenomeno, sino alle attuali declinazioni e sviluppi nei vari contesti nazionali e transnazionali. Il prof. Ciravegna ha fornito una serie di dati che hanno consentito di avere un quadro più particolareggiato, a livello macroeconomico, di questo tipo di finanziamenti.

La d.ssa Andreotti ha poi fornito agli intervenuti una testimonianza di esempi concreti di applicazione del microcredito in territori e contesti post bellici (il Kossovo), all’interno della cooperazione internazionale, nonché nei paesi in via di sviluppo, quali il Burkina Faso e il Benin. Con una relazione a volte molto toccante e per certi versi anche cruda, l’oratrice ha illustrato come il microcredito, quale volano per l’avvio di piccole attività microaziendali, abbia avuto effetto positivo nella gestione anche di natura psicologica delle famiglie vittime della guerra.

L’ultima relazione del dott. Limone, amministratore delegato di Permicro, società dedita professionalmente alla erogazione di questo tipo di finanziamenti nel contesto nazionale italiano, ha portato la prospettiva dei banchieri, concreti operatori economici. L’appassionata relazione ha fornito dati molto analitici del fenomeno, illustrando le modalità con cui la banca seleziona fra le varie proposte, quali sviluppare e supportare. Sono stati portati, infine, esempi di esiti positivi di imprese avviate e in via di consolidamento.

Il dott. Chiminazzo ha posto il fenomeno dei micro-finanziamenti sotto la lente della dottrina sociale delle chiesa, richiamando l’elemento fondamentale ed essenziale che deve connotare questo sistema creditizio dato dalla prevelente gratuità della provvista finanziaria a monte della erogazione monetaria.

Ha chiuso la sessione il prof. Quadrio Curzio che, dopo aver riepilogato e riorganizzato gli aspetti più rilevanti delle varie relazioni, ha espresso le proprie riserve su un microcredito che rientri esclusivamente in un contesto di tipo economico, riservando invece un giudizio potenzialmente positivo qualora tale fenomeno si vada a posizionare a cavallo fra il sociale e l’economico.

Al termine dei lavori la giornata è proseguita dapprima con una elegante e piacevole colazione offerta dai padroni di casa all’interno del castello; quindi, con una visita del maniero di origine medievale guidati dallo stesso padrone di casa.

A fine pomeriggio, mons. Massimo Magagnin ha celebrato la Santa Messa nel suggestivo contesto del cortile settecentesco della dimora di Montemagno.